Si tratta di neuropatie legate alla sproporzione tra lo spazio a disposizione di un nervo in una determinata sede anatomica e le sue necessità reali. Possono essere conseguenti a riduzione dello spazio disponibile, in genere in seguito a traumi o fratture che alterano la sede anatomica che accoglie il nervo (ad esempio le fratture di gomito che, guarendo, provocano una compressione del nervo ulnare).
Più frequentemente, però, i disturbi compaiono non tanto per la riduzione dello spazio a disposizione del nervo, ma per un aumento delle dimensioni delle strutture in esso contenute, quali tendini, capi ossei, ventri muscolari. Talora, seppur piuttosto di rado, responsabili possono essere cisti o formazioni benigne che comprimono il nervo.
L'esempio più tipico di ciò é la sindrome del tunnel carpale, legata ad un aumento di volume delle guaine tendinee dei flessori delle dita, tipica delle donne di media età. Vi sono poi varie altre sindromi, che sono più o meno frequenti, come quelle del nervo ulnare al gomito o al polso, del nervo radiale all'arcata dei supinatori (vedi foto in alto a sin.), del nervo soprascapolare alla incisura della scapola, del plesso brachiale all'egresso toracico. Di alcune di esse potrete conoscere i dettagli cliccando sui pulsanti a fondo pagina.
Vanno attentamente distinte da alcune malattie neurologiche, quali la neuropatia tomaculare e la neuropatia a blocchi multifocali, che possono assomigliare nella presentazione clinica , specialmente ai particolari casi di sindrome da compressione multipla (multiple crush).
Per ciò che concerne l'arto inferiore le sindromi più frequenti sono quella dello sciatico-popliteo esterno (SPE) al capitello peroneale, del nervo tibiale posteriore al tunnel tarsale e del femorocutaneo esterno alla coscia (che a volte causa un dolore urente chiamato meralgia parestesica e non di rado viene a torto diagnosticato per un'ernia del disco).
Un caso particolare é costituito dal neuroma o metatarsalgia di Morton, responsabile di un dolore trafittivo alla pianta del piede e che può riconoscere, quale causa, una tumefazione dolorosa (neuroma) del nervo digitale del III dito.
Il trattamento è, salvo alcune eccezioni come nel tunnel carpale in gravidanza o con anomalie ormonali, sempre chirurgico e, in mani esperte, accompagnato da pronta e definitiva guarigione.
Attenzione a non confondere le fasi iniziali di una plessopatia neopastica con una sindrome da intrappolamento e, conseguentemente, ad ignorarne i sintomi. L'esempio paradigmatico è l'insorgenza di una sintomatologia dolorosa alla mano in pazienti di sesso femminile operate, anche molti anni prima, per un tumore mammario.
In questi casi viene magari formulata una diagnosi di tunnel carpale e viene anche eseguito, senza successo, un intervento. La diagnosi viene poi smentita dall'andamento nel tempo. Infatti i dolori continuano a peggiorare e si riduce progressivamente la forza del braccio. Si va configurando una lesione del plesso brachiale post-tumorale o postattinica che deve essere trattata tenendo conto della possibile recidiva locale del tumore. Si rimanda quindi ai capitoli sul plesso brachiale e sul trattamento del dolore.